Costruito a Chieti il macchinario più innovativo a livello mondiale per lavorazioni a fascio di elettroni

Chieti, 8 ottobre 2021.

Walter Tosto celebra il completamento di un progetto di Ricerca & Sviluppo di portata internazionale: la realizzazione della innovativa macchina “Electron Beam Machine” (EBM), cui hanno preso parte anche l’Università degli Studi della Tuscia e le aziende Belleli Energy CPE e DizioInoxa.

Il Progetto EBM nasce nel 2017 al fine di realizzare un impianto innovativo per la lavorazione a fascio di elettroni, un processo in cui gli elettroni ad alta velocità sono concentrati in un fascio sottile e vengono diretti verso il pezzo da lavorare, generando calore che vaporizza il materiale. A seconda dell’intensità e della focalizzazione del fascio, lo strumento può essere utilizzato per lavorazioni di saldatura, taglio e trattamento superficiale di metalli ferrosi e non ferrosi. In aggiunta a tali lavorazioni, il macchinario permetterà di stampare componenti metallici tridimensionali.

L’utilizzo della tecnologia a fascio di elettroni è sempre più diffuso nel settore manifatturiero, tuttavia gli unici impianti efficienti, sufficientemente versatili e idonei per lavorazioni su grandi componenti, sono collocati in Germania, risultando di difficile accesso,  con costi e tempi di esecuzione incompatibili con la velocità richiesta dal mercato.

L’innovativo macchinario costruito e installato a Chieti garantirà notevoli vantaggi operativi e possibilità di crescita e sviluppo del comparto industriale nazionale con applicazioni nei domini tecnologici Automotive, Aeronautica, Aerospaziale, Nucleare, Oil&Gas e Ricerca.

Riconosciuto per l’elevato livello di innovazione, il progetto è risultato vincitore di un bando di finanziamento regionale.

“Con il progetto Electron Beam abbiamo portato in Abruzzo una tecnologia che prima era disponibile solo all’estero. Ciò è stato possibile grazie ad un importante investimento supportato anche dalla regione Abruzzo per quanto riguarda la parte di Ricerca e Sviluppo” ha spiegato Luca Tosto, A.D. della Walter Tosto SpA.

All’evento inaugurale che ha avuto luogo venerdì 8 ottobre presso la sede della Walter Tosto SpA a Chieti Scalo, hanno presenziato, oltre ai rappresentanti dell’azienda, il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, l’ Assessore alle Attività Produttive della Regione Abruzzo Daniele D’Amario, il sindaco di Chieti Diego Ferrara, il CEO di ASME (The American Association of Mechanical Engineers) Thomas Costabile in collegamento via web dal Texas, il Presidente dell’Associazione Italiana Pressure Equipment Giancarlo Saporiti, il rettore dell’Università G.D’Annunzio Di Chieti – Pescara Sergio Caputi, alcuni docenti dell’Università degli Studi della Tuscia e i rappresentanti delle aziende Probeam, del Consorzio Calef, di Belleli Energy CPE e DizioInoxa. 

Massimiliano Tacconelli, Nuclear & Big Science Program Manager della Walter Tosto SpA ha commentato: “Per poter concretizzare un progetto di tale entità abbiamo lavorato molto sullo sviluppo delle competenze delle persone”.

A gestire il progetto della realizzazione è stato il giovane ingegnere Mario Vitacolonna, entrato in azienda da studente universitario, al quale dopo lo svolgimento di un tirocinio è stato assegnato il ruolo di Project Manager. 

Il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio che ha preso parte al taglio del nastro ha dichiarato: “Questo macchinario innalza il livello di innovazione tecnologica del nostro territorio ed è per la Regione Abruzzo motivo di orgoglio. Riteniamo molto importante continuare a sostenere questa tipologia di progetti e orientare i fondi verso investimenti che interessano l’intera filiera industriale”. 

L’evento si è concluso con una dimostrazione di saldatura e con la consegna alle autorità presenti di particolari gagliardetti realizzati con la Electron Beam Machine eseguendo una giunzione tra rame puro e acciaio inossidabile, l’uno caratterizzato da elevatissima conducibilità termica ed elettrica, duttilità e malleabilità, l’altro da grande resistenza chimico-fisica e resilienza. 

La raggiunta possibilità di unire due materiali così diversi tra loro, apre nuovi orizzonti nella realizzazione di sistemi ad alta efficienza energetica e a ridotta emissione di gas serra.