Da uno studio condotto da Unioncamere e Anpal pubblicato in questi giorni su Il Sole 24 Ore è emerso che, nei prossimi 5 anni, le aziende italiane avranno bisogno di oltre 460.000 tecnici specializzati. Tra questi, saranno necessari 98.000 addetti solo nella filiera della meccanica e della meccatronica con profili professionali che spaziano dalla gestione, manutenzione e uso di robot industriali ai progettisti di impianti industriali, fino agli addetti alla programmazione di macchine a controllo numerico.
Ad oggi tali figure risultano di difficile reperimento a causa del mancato allineamento tra il mondo dell’istruzione e quello produttivo. Un paradosso, se si pensa che attualmente il 30% dei giovani italiani è disoccupato.
L’Italia è il secondo paese manifatturiero in Europa, ma 7 giovani su 10 in età scolastica non lo sanno.
Per colmare il gap tra fabbisogno occupazionale delle imprese e istruzione in Italia, circa 10 anni fa sono nati gli Istituti Tecnici Superiori (ITS). Si tratta del canale formativo che ha maggiore successo occupazionale: l’80% degli studenti che frequenta tali percorsi trova lavoro entro un anno dal diploma.
I programmi ITS sono solitamente di durata biennale (1800 ore) con un’offerta formativa strettamente legata alle aree tecnologiche considerate prioritarie per lo sviluppo economico e la competitività del paese (Meccanica, Meccatronica, industria 4.0, ICT, Moda, Turismo, Agroalimentare ecc) dove il 70% degli insegnanti non sono in realtà insegnanti, ma tecnici che lavorano nelle aziende e circa la metà delle ore del percorso viene svolto in stage.
Nonostante gli eccellenti risultati in termini occupazionali, gli ITS rappresentano ancora una nicchia a molti sconosciuta. Gli studenti frequentanti nel nostro paese sono circa 13.000, numero di gran lunga inferiore se paragonato alla Germania, lo stato Europeo che possiede il modello di istruzione più efficace, dove i giovani che frequentano corsi di istruzione professionalizzante sono oltre 760.000.
Lo scorso anno la Walter Tosto ha avviato una collaborazione con l’ITS Efficienza Energetica dell’Aquila per l’attivazione del corso “Tecnico superiore industria 4.0: Progettazione e fabbricazione di sistemi critici per il settore Energia”. I 24 studenti hanno frequentato lezioni in aula per 600 ore, 400 ore di alternanza scuola lavoro e, proprio in questi giorni, hanno iniziato lo stage (che avrà una durata di 800 ore) nelle diverse aree aziendali, affiancati dai nostri tecnici negli uffici e nelle officine, sia in Italia che all’estero.
Facciamo un grande in bocca al lupo a tutti i ragazzi per l’inizio della seconda fase del percorso ITS!